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Gýgjarfoss o Gigafoss

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Incastonata sull’altopiano del Kjölur, lungo la F347 che sale a Kerlingarfjöll, Gýgjarfoss è una cascata compatta (circa 5 m di altezza per 20 m di larghezza) ma sorprendentemente scenografica. Il salto è parte del Jökulfall, un fiume di origine glaciale che raccoglie le acque di fusione dall’Hofsjökull, dai rilievi di Kerlingarfjöll e da numerose sorgenti; più a valle confluisce nella Hvítá, il grande fiume che alimenta la celebre Gullfoss.
 
 
L’acqua spesso appare lattiginosa o grigio-turchese per via dei sedimenti glaciali (“rock flour”) sospesi, e la portata varia con stagione e meteo. La cascata si trova letteralmente a bordo strada: è un’ottima sosta naturale lungo l’avvicinamento a Hveradalir e, benché vicinissima alla strada, molti la superano senza notarla.
Indicativamente è a circa 6–6,5 km prima dell’Highland Base, in direzione Kerlingarfjöll.Il contesto è quello tipico delle Highlands: gole scure, colate e pendii erbosi che alternano verde & nero, con piazzole naturali che si affacciano sui canyon lungo la F347: anche solo pochi minuti di cammino dal parcheggio regalano prospettive ampie e fotografie d’impatto, senza necessità di lunghi trekking.

💡 Curiosità sul nome: nella radice islandese gýg- riecheggia l’antico norreno gýgr, “gigantessa”, da cui l’interpretazione popolare “cascata della gigantessa”.

⚠️ Sicurezza al punto panoramico
Il terreno vicino al ciglio può essere sdrucciolevole (ghiaia, sassi mobili, fango con pioggia) e il vento in quota
spesso è forte. Mantieni la distanza dal bordo, indossa scarponcini con buona aderenza e supervisiona i bambini.

Perché vale la sosta

  • Scenografia naturale: salto incassato in rocce scure, con spruzzi che creano una leggera foschia nelle giornate di piena.
  • Facilità: parcheggio informale vicino e breve camminata su traccia evidente fino al belvedere.
  • Perfetta “in combo”: si inserisce benissimo nella giornata dedicata a Kerlingarfjöll/Hveradalir lungo la F347.

Come arrivare

L’accesso standard a Kerlingarfjöll avviene lungo la Strada 35 (Kjölur) da Sud (via Gullfoss) o da Nord, quindi si imbocca la F347 verso l’area del resort e dei parcheggi di Hveradalir.
Gýgjarfoss si raggiunge con una breve deviazione laterale dalla F347: pochi minuti di guida su ghiaia fino a uno spiazzo-parcheggio, quindi si prosegue a piedi per raggiungere il belvedere naturale.

  • Veicolo: 4×4 obbligatorio sulle F-road. La F35 non è asfaltata e la F347 è più ripida/sconnessa negli ultimi km.
  • Guadi: in condizioni estive di norma assenti su 35 e F347. Verifica sempre gli aggiornamenti meteo/strade.
  • Parcheggio: spiazzo in ghiaia nei pressi del sentiero; off-road vietato.

Quando andare

Come il resto dell’area, la finestra migliore è l’estate: metà giugno – fine settembre, più realisticamente inizio luglio – metà settembre per strade praticabili e meteo più stabile. In caso di pioggia persistente o vento forte, limita la sosta o rimandala: il ciglio può essere scivoloso e l’esposizione è elevata.

Parcheggio, sentiero e punto panoramico

  • Distanze: dal parcheggio informale al belvedere si cammina in genere 2–5 minuti.
  • Terreno: ghiaia/scorie con brevi saliscendi; scarponcini consigliati.
  • Distanza di sicurezza: resta su tracce evidenti e su spazi ampi, senza sporgerti sul bordo.

Fotografia: come valorizzare Gýgjarfoss

  • Grandangolo per includere salto e canyon; un tele corto comprime bene il velo d’acqua sul basalto.
  • Luce: mattino e tardo pomeriggio creano ombre lunghe e texture sulla roccia; con cielo coperto ottieni un effetto “seta” più morbido sull’acqua.
  • Filtri: un ND aiuta a allungare i tempi; paraluce e panno in microfibra utili per gli spruzzi.
  • Drone: vola solo con vento debole e nel rispetto delle regole; decolla lontano da persone e dal ciglio.

Come inserirla nella tua giornata a Kerlingarfjöll

  • All’andata: breve sosta “teaser” prima di Hveradalir per rompere il trasferimento lungo la F347.
  • Al ritorno: luce radente del pomeriggio/sera spesso migliore per contrasti e colori.
  • Abbinamenti: Gýgjarfoss → belvedere sulle gole “verde & nero” → Hveradalir (passeggiate su passerelle) → rientro.

Curiosità

Il nome islandese Gýgjarfoss è spesso reso come “cascata della gigantessa”: un richiamo alla mitologia nordica e all’imponenza delle forze naturali che hanno modellato queste valli.

Dove dormire per goderti la luce migliore

Se vuoi fotografare all’alba/tramonto senza correre, la base perfetta è il Highland Base at Kerlingarfjöll, a circa 15 minuti dai parcheggi principali.

Highland Base at Kerlingarfjöll

  • Posizione: in quota, perfetta per partire presto e rientrare con luce radente.
  • Stile & comfort: design nordico, ampie vetrate, cucina di montagna.
  • Nota: non economico; prenotazione consigliata in alta stagione.

Verifica disponibilità

FAQ

Serve un 4×4 per arrivare a Gýgjarfoss?

Sì. L’accesso passa dalla F347: è necessaria un’auto 4×4 con buona altezza da terra.

Quanto si cammina dal parcheggio?

Di solito 2–5 minuti su traccia evidente fino al belvedere naturale.

Meglio fermarsi all’andata o al ritorno?

Entrambi funzionano. La luce del pomeriggio tende a valorizzare di più i contrasti su roccia e acqua.

È adatta ai bambini?

Sì, con attenzione: il bordo è esposto e non ci sono barriere. Restare sempre a distanza di sicurezza.

Informazioni

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