9 giorni Islanda in estate costa sud e Highlands

4x4
estate

Con questo itinerario di 9 giorni nella costa sud e nelle Highlands d’Islanda scoprirai i luoghi più iconici e alcune gemme poco battute, raggiungibili con il mezzo giusto e un pizzico di spirito d’avventura. Tra cascate maestose, crateri e paesaggi lunari, potresti ritrovarti da solo davanti a scenari che tolgono il fiato.

Per questo itinerario è obbligatoria un’auto 4×4: molte strade interne sono sterrate (F-roads) e presentano tratti impegnativi. Il percorso è sicuro e consigliato a luglio e agosto; con meteo favorevole può essere affrontato anche a fine giugno e nella prima metà di settembre. Prima di ogni spostamento, verifica condizioni e aperture giorno per giorno tramite l’app SafeTravel.

In questa pagina troverai le tappe ordinate per giorno: ti basterà seguire le nostre indicazioni e inserire le soste nel navigatore nell’ordine suggerito. Naturalmente sei libero di personalizzare l’itinerario in base ai tuoi gusti, al meteo e al tempo a disposizione.

Dettaglio itinerario giorno per giorno:

Il primo giorno è il più delicato da organizzare: l’orario di arrivo del volo può incidere molto sulle ore effettive a disposizione. Appena atterrato a Keflavík, ritira l’auto a noleggio e parti in direzione della penisola di Reykjanes per un assaggio immediato di energia geotermica e coste nere.

Prima tappa al Bridge Between Continents, il piccolo ponte che collega idealmente la placca nordamericana a quella euroasiatica: è il luogo perfetto per “camminare tra due continenti” e scattare le prime foto. Prosegui lungo la costa fino a Brimketill Lava Rock Pool, una pozza naturale scolpita nella lava dove le onde dell’Atlantico si infrangono con forza.

Risalendo l’interno raggiungi Krýsuvíkurkirkja (le suggestive rovine della chiesetta nella brughiera) e subito dopo la geothermal area di Seltún: passerelle sul vapore, pozze di fango ribollenti e colori giallo-ocra ti faranno capire perché l’Islanda è chiamata terra di fuoco e ghiaccio.

Dirigiti verso nord per la cascata di Þórufoss (spesso silenziosa e scenografica), quindi entra nel Parco nazionale di Þingvellir, dove potrai camminare tra le faglie e ammirare il paesaggio che racconta la nascita dell’isola e della sua prima assemblea vichinga.

Pausa rigenerante alla Laugarvatn Fontana Spa (facoltativa): una sosta termale con vista lago è l’ideale per ricaricare le energie. Se hai ancora tempo e luce, spostati verso il Brúarfoss: il sentiero richiede un po’ di tempo, ma la tinta azzurra del fiume ripaga ogni passo.

Chiudi il cerchio del giorno nel cuore del Golden Circle: ammira il getto di Geysir (e soprattutto Strokkur, che erutta ogni pochi minuti) e poi lasciati bagnare dalla forza della Gullfoss, una delle cascate più imponenti d’Islanda, spettacolare nelle ore serali con la luce radente.

Pernottamento: zona Gullfoss (1 notte), comoda per ripartire il giorno successivo verso la prima tappa nelle Highlands.

Nota tempi di arrivo/partenza
Se arrivi presto o tardi il primo giorno, oppure se parti tardi la sera al rientro, usa queste tappe come riempitivo del primo o dell’ultimo giorno:

  • Bridge Between Continents
  • Brimketill Lava Rock Pool
  • Krýsuvíkurkirkja
  • Seltún Geothermal Area

Organizzale in base a luce e meteo: tutte si trovano sulla penisola di Reykjanes e sono ideali per spezzare viaggio verso e dall’aeroporto.


Cosa vedere il primo giorno:


Prenota una stanza vicino Gullfoss per 1 notte.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Oggi si entra davvero nelle Highlands: una giornata completa tra cascate, valli segrete e montagne riolitiche, con chiusura in acqua calda. Prima di partire verso l’interno, rientra un attimo nella zona del Golden Circle e fai il pieno a Geysir: è l’ultima pompa di benzina utile prima delle piste dell’altopiano, quindi conviene rifornire subito.

Raggiungi per prima Gýgjarfoss lungo la valle del Þjórsá: una cascata ampia e scenografica, incastonata tra antiche colate laviche. La breve passeggiata dal parcheggio porta a belvedere perfetti per foto grandangolari; nelle giornate soleggiate la nebulizzazione crea un’atmosfera quasi eterea.

Prosegui poi verso la valle dell’Ásgarðsá, un tratto poco battuto dove il fiume serpeggia tra pendii verdi e sabbie scure. Qui il ritmo rallenta: silenzio, acqua e colori sono i protagonisti. Prenditi il tempo per scendere ai punti panoramici più vicini al corso d’acqua e goderti la vista senza fretta.

È il momento clou: risali la Strada 35 (Kjölur) e devia sulla F347 per raggiungere Kerlingarfjöll. La strada è sterrata e a tratti sconnessa: obbligatoria l’auto 4×4 e guida prudente. Una volta a Hveradalir ti aspettano passerelle, fumarole e colline riolitiche dalle sfumature arancio e ocra, con nevai estivi che creano contrasti pazzeschi. Dedica 2 ore ai sentieri segnalati: ogni belvedere regala prospettive diverse sulle valli fumanti.

Dopo l’altopiano, rientra verso sud e concediti un bagno rigenerante alla Secret Lagoon di Flúðir: acqua calda naturale, vapori e mini-geyser sullo sfondo. È la ricompensa perfetta dopo una giornata tra vento d’alta quota e sentieri geotermici.

Pernottamento: scegli una struttura lungo la Strada 32 (Þjórsárdalur) o sulla 26, posizione comoda per la tappa di domani verso l’interno dell’isola.


Cosa vedere il secondo giorno:


Prenota una stanza lungo la statale 32 o sulla statale 26 per 3 notti.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Terzo giorno denso e super scenografico. Partendo dalla Strada 32, la mattina scorre tra cascate e valli verdi; nel pomeriggio entri nel regno vulcanico di Hekla, tra crateri color ruggine e sabbie nere. Tieni un ritmo regolare: oggi alterni soste rapide a camminate brevi ma intense.

Scalda i motori con Hjálparfoss, la doppia cascata che si unisce in una pozza turchese contornata da colonne basaltiche. Accesso facile e resa fotografica immediata: è l’antipasto ideale prima del piatto forte, Háifoss. Dal bordo del canyon la vista è mozzafiato, ma il meglio arriva scendendo sul fondo: il sentiero è ripido e su terreno smosso, perciò servono scarponi e prudenza. In basso, il fragore dell’acqua e le pareti verticali creano un’esperienza totale.

Pochi minuti e il paesaggio cambia di colpo: ecco Gjáin, una oasi fiabesca di muschi, cascatelle e canali d’acqua. Qui rallenta: concediti 30–60 minuti tra sentieri, ponticelli e dettagli d’acqua perfetti per foto ravvicinate e grandangoli morbidi.

Lasciata la valle, dirigiti verso l’area di Hekla. Per raggiungere i crateri in modo più scenografico e lineare, ti consigliamo di imboccare la F225 (Landmannaleið), una deviazione della Strada 26: è una strada sterrata, talvolta con tratti sconnessi, che attraversa campi di cenere e lava regalando viste enormi sul vulcano. Qui le ruote mordono davvero l’Islanda interna: auto 4×4 obbligatoria e guida prudente; verifica sempre prima le condizioni e le eventuali aperture/chiusure della rete stradale.

Lungo questo tratto effettua la sosta a Valagjá, che introduce i contrasti lavici dell’area, quindi prosegui verso il Rauðaskál, il “cratere rosso” dalle sfumature ocra e ruggine. Una camminata breve porta al bordo per vedute a 360°; resta sui sentieri tracciati e non scendere all’interno del cratere. Se il cielo è limpido, scegli uno dei belvedere sull’Hekla per abbracciare con lo sguardo i campi di cenere e i ripidi fianchi del vulcano.

La chiusura è in poesia lavica: Þjófafoss irrompe tra rocce scure, con il profilo del Búrfell a dare profondità alla scena. Luce del tardo pomeriggio e pulviscolo d’acqua offrono le ultime foto iconiche della giornata.


Cosa vedere il terzo giorno:


Torna a dormire nello stesso alloggio lungo la statale 32 o sulla 26.


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Oggi si va dritti al cuore del Fjallabak: raggiungi subito il Landmannalaugar per dedicare le ore centrali della giornata al trekking, quando luce e meteo sono in genere più stabili. L’accesso consigliato è da nord: dalla Strada 26 imbocca la 208 → F208. Questo versante è di norma più scorrevole e, fino al tratto finale, senza guadi. Poco prima del campo base c’è un guado: puoi parcheggiare nell’area prima del fiume e attraversare a piedi il ponticello. Ricorda: auto 4×4 obbligatoria, guida prudente e controllo quotidiano di condizioni e aperture delle strade su SafeTravel.

Trekking (3–4 ore): dal parcheggio segui l’anello classico Laugahraun → Brennisteinsalda → Grænagil. Il percorso è ben segnalato e regala campi di lava, fumarole e colline riolitiche dai toni ocra, arancio e verde. Vista ampia, continui cambi di scenario: porta scarponi, strati antivento/antipioggia, acqua e snack. Al termine, se il tempo lo consente, bagno termale accanto al campo base per rilassare le gambe.

Rientro con tappe panoramiche lungo la F208 (versante nord): lasciato il Landmannalaugar, rientra con calma inserendo alcune soste memorabili lungo la strada.

  • Stútur: cono perfetto raggiungibile con camminata breve e panorama lavico spettacolare.
  • Hnausapollur / Bláhylur: vista dall’alto sul lago blu intenso; colori irreali nelle ore pomeridiane.
  • Frostastaðavatn: laghi e colate di lava che si specchiano nell’acqua, atmosfera lunare.
  • Sigöldugljúfur (“valle delle cascate”): breve deviazione per un canyon costellato di decine di getti, un must se c’è luce.

Guida e sicurezza: nelle Highlands non uscire mai dai tracciati (l’off-road è illegale). L’accesso meridionale F208 sud presenta guadi multipli e più profondi ed è indicato solo per 4×4 alte e guidatori esperti. In caso di dubbi, rientra dalla stessa via nord.

Pernottamento: rientra in alloggio per l’ultima notte prima di esplorare la costa sud.


Cosa vedere il quarto giorno:


Torna a dormire nello stesso alloggio lungo la statale 32 o 26 per l’ultima notte


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Il quinto giorno del viaggio ti porterà nel cuore della costa sud islandese, tra le cascate più celebri del paese, canyon nascosti e paesaggi marini da film.

La giornata comincia con la visita a Gluggafoss, una cascata poco conosciuta ma molto scenografica, famosa per le sue “finestre” nella roccia. Si prosegue poi verso due delle tappe più iconiche d’Islanda: la maestosa Seljalandsfoss, che si può attraversare camminando dietro al getto d’acqua, e la vicina Gljúfrabúi, nascosta all’interno di una gola rocciosa.

Non lontano da qui si trova la tranquilla Íráfoss, una cascata meno frequentata, ma immersa in un paesaggio fiabesco, perfetta per una pausa rilassante.

Il percorso prosegue poi verso le spettacolari Skógafoss, una delle cascate più famose d’Islanda per imponenza e forza, e Kvernufoss, meno conosciuta ma altrettanto affascinante, raggiungibile con una breve camminata attraverso un sentiero verde e silenzioso.

Nel pomeriggio, ci si avvicina alla costa, con una sosta al faro di Dyrhólaey, da cui si gode una vista panoramica mozzafiato su scogliere, archi naturali e l’oceano Atlantico. Qui si trova anche il promontorio di Dyrhólaey, punto perfetto per avvistare pulcinelle di mare in estate.

La giornata si conclude con una passeggiata sulla suggestiva spiaggia nera di Reynisfjara, tra colonne di basalto e onde impetuose, prima di raggiungere il villaggio di Vík, dove si pernotta.


Cosa vedere il quinto giorno:


Prenota una stanza a VIK per 1 notte.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Giornata varia e super fotogenica, con mattinata tra canyon e cascate a Kirkjubæjarklaustur e dintorni, trasferimento lungo la Strada 1 verso est e, nel primo pomeriggio, escursione guidata sul Vatnajökull. Mantieni un buon ritmo: l’obiettivo è arrivare in area ghiacciaio con il giusto anticipo per il check-in del tour.

Inizia da Fjaðrárgljúfur, un canyon spettacolare scolpito dall’acqua: il sentiero panoramico corre in quota con belvedere recintati che affacciano sulle anse del fiume. Prosegui per Stjórnarfoss, la cascata “a ventaglio” incastonata tra pareti di roccia, a pochi minuti dal centro di Klaustur: sosta breve, resa fotografica alta.

Tornando sulla Strada 1 verso est, fai tappa a Foss á Síðu, elegante cascata che scende da una falesia, e poi a Fossálar, una serie di salti e rapide che scorrono vicino alla strada: perfetta per foto con tempi lunghi se il cielo è velato. Queste soste sono rapide ma scenografiche e ti permettono di tenere la tabella oraria.

Escursione sul ghiacciaio (≈3,5 ore, inizio ore 14:20): raggiungi con almeno 40–50 minuti di anticipo il punto d’incontro indicato dall’organizzatore (parcheggio in area Skaftafell/Öræfi, in base al voucher). Indossa scarponi alti e vestiti a strati; il team fornirà ramponi e attrezzatura base. Il trekking è facile ma spettacolare: crepacci, ondulazioni di ghiaccio e viste sulle lingue glaciali del Vatnajökull. Considera che rientrerai attorno alle 18:00 circa.

Chiusa l’attività, sfrutta la luce del tardo pomeriggio per due tappe vicine: la Hofs Church (Hofskirkja), chiesa di torba tra le più belle d’Islanda, immersa in un prato ondulato, e la Grófarlækjarfoss, piccola cascata tranquilla ideale per concludere la giornata con qualche scatto “slow”.

Note di timing: se al mattino il meteo è instabile, riduci le soste a Fossálar/Foss á Síðu per assicurarti l’arrivo puntuale al punto d’incontro del ghiacciaio. Dopo il tour, valuta Hof e Grófarlækjarfoss in base alla luce residua.

Pernottamento: prenota una struttura in zona Skaftafell/Öræfi (Hof) per 1 notte. Domani sarai già perfettamente posizionato per proseguire verso est o esplorare lagune glaciali e spiagge nere.


Cosa vedere il sesto giorno:


Prenota una stanza a in zona per 1 notte.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Settimo giorno ricchissimo tra sentieri a picco sui ghiacciai, iceberg alla deriva e una delle spiagge nere più scenografiche d’Islanda. Mantieni un buon ritmo: oggi alterni una camminata panoramica, un’uscita in kayak e soste fotografiche indimenticabili.

La mattina punta al canyon Múlagljúfur: il sentiero si sviluppa in quota su terreno naturale (tratti esposti, niente barriere), regalando vedute vertiginose su cascate sospese e lingue glaciali. Conta 2–3 ore tra andata e ritorno, a passo tranquillo, con scarponi e giacca antivento. Se il meteo è incerto o c’è nebbia, valuta sul posto perché la resa dipende dalla visibilità.

Ridisceso sulla Strada 1, raggiungi Jökulsárlón: iceberg blu e bianchi galleggiano tra foche e sterne artiche. In base all’orario del tuo tour in kayak (≈1,5 ore), presentati con almeno 30–40 minuti di anticipo per check-in ed equipaggiamento. In acqua il ritmo è facile e l’esperienza è pura magia: si scivola tra blocchi di ghiaccio con vista diretta sul Vatnajökull. Abbigliamento a strati; l’organizzatore fornisce l’attrezzatura tecnica necessaria.

Dopo l’uscita, attraversa la strada verso la Diamond Beach: i frammenti di iceberg si spargono sulla sabbia nera come gemme, cambiando forma e luce di minuto in minuto. È uno spot ideale per foto creative e dettagli macro.

Nel tardo pomeriggio prosegui verso Stokksnes, dove il profilo del Vestrahorn domina dune di sabbia nera e lagune effimere. Cammina tra le dune (rispettando i sentieri) e, se c’è poco vento, cerca i riflessi specchiati ai piedi della montagna. Nella stessa area si trova anche il Viking Village, set scenografico in legno: visita breve e qualche scatto “cinematografico” completano la giornata.

Consigli tempo/meteo: se il vento è forte a Stokksnes, prioritizza la laguna e Diamond Beach nelle ore centrali, lasciando Stokksnes come ultima tappa in attesa di miglior luce. Per Múlagljúfur, evita il sentiero con pioggia fitta o scarsa visibilità.

Pernottamento: arrivo a Höfn per la notte. La cittadina è perfetta per cene di pesce e come base per esplorazioni verso i fiordi orientali il giorno successivo.


Cosa vedere il settimo giorno:


Prenota una stanza a in zona per 1 notte.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Si riparte in direzione capitale con una giornata varia ma impegnativa: due passeggiate sostanziose, una grotta spettacolare scavata nella roccia e il celebre relitto aereo sulla spiaggia nera. Mantieni un ritmo costante, gestendo bene tempi e energie.

Inizia dal parco di Skaftafell con la salita a Svartifoss (andata/ritorno su sentiero ben tracciato). È una camminata impegnativa quanto basta (saliscendi, fondo naturale), ma la ricompensa è notevole: la cascata incorniciata da colonne basaltiche perfette. Metti in conto 1,5–2 ore con pause foto e acqua nello zaino.

Tornando sulla Strada 1, fai una sosta a Gufufoss: cascata elegante e fotogenica, passeggiata mediamente impegnativa.

Prosegui verso la Yoda Cave (grotta di Gígjagjá): apertura a forma di “maschera” che incornicia il cielo, perfetta per scatti creativi in controluce. La passeggiata è breve su sabbia e ghiaia; controlla il vento perché può sollevare sabbia fine. Il colpo d’occhio è iconico.

Chiudi la giornata con la camminata al Sólheimasandur Plane Wreck. Il percorso è lungo ma pianeggiante (su sabbia compatta e ghiaia), esposto a vento e senza ripari: calcola 3–3,5 ore andata/ritorno con soste al relitto. Indossa scarponi o scarpe robuste, porta strati antivento e acqua. Il fascino del DC-3 abbandonato sulla spiaggia nera al tramonto è impagabile. Se non hai voglia di camminare, prendi la comoda navetta direttamente dal parcheggio.

Pernottamento: prenota una struttura a Vík per 1 notte, perfetta come base per l’ultima tratta verso Reykjavík il giorno successivo.


Cosa vedere l’ottavo giorno:


Prenota una stanza a VIK per 1 notte.

Strutture consigliate con bagno privato e cancellazione gratuita:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Ultimo giorno di viaggio con chiusura “soft”: rientri verso ovest lungo la Strada 1, fai un’ultima sosta vulcanica al Kerið, poi ti godi Reykjavík con una passeggiata tra icone architettoniche, street art e caffè. La serata è tutta dedicata al relax alla Sky Lagoon, perfetta per salutare l’Islanda in acqua calda vista oceano.

Prima tappa “golosa” lungo la costa sud: The American SchoolBus Café è un classico per una colazione/brunch on the road (panini caldi, dolci, caffè). È lo stop giusto per fare il pieno di energie prima dell’ultimo trasferimento verso la capitale.

Prosegui quindi verso il Kerið, il cratere rosso con laghetto turchese sul fondo: il giro del bordo è breve e panoramico (fondo irregolare, scarpe comode). Nelle ore centrali i contrasti cromatici sono splendidi e le foto escono “pronte” senza troppa post-produzione.

Arrivato a Reykjavík, lascia l’auto in un parcheggio centrale e visita la città a piedi. Itinerario consigliato: Hallgrímskirkja (vista dall’alto se hai tempo), discesa su Skólavörðustígur, passeggiata su Laugavegur tra boutique e caffè, quindi lungomare fino a Sun Voyager e Harpa. Se cerchi un’alternativa indoor, valuta un museo (fotografia, saghe o arte contemporanea) a seconda del meteo.

Nel tardo pomeriggio/sera, chiudi in bellezza alla Sky Lagoon. Prenota una fascia oraria serale: luci soffuse, infinity edge sull’oceano e rituale caldo/freddo che rimette in sesto dopo tanti chilometri. Porta con te costume e asciugamano (disponibili anche in struttura); all’uscita, una zuppa o un drink nel bistrò è la coccola finale del viaggio.

Pernottamento: Reykjavík città, così da essere già pronto per la partenza o per un’ultima passeggiata serale sul lungomare.


Cosa vedere il nono giorno:


Prenota una stanza a Reykjavík per 1 notte.

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Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

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