L’Islanda è una straordinaria isola situata nell’Oceano Atlantico settentrionale, posizionata a cavallo del Circolo Polare Artico. Questa meravigliosa terra è un paradiso naturale, caratterizzata da una bellezza selvaggia e paesaggi mozzafiato. Ma cos’altro c’è da sapere sull’Islanda?
Dove si trova l’ Islanda?
L’Islanda è situata nel Nord dell’Oceano Atlantico, a metà strada tra il continente europeo e il continente nordamericano. Si trova a circa 970 chilometri a ovest delle coste della Norvegia e a circa 280 chilometri a sud-est della Groenlandia. L’Islanda è un’isola vulcanica che sorge su una fessura tettonica tra la placca euroasiatica e la placca nordamericana, il che la rende un luogo unico dal punto di vista geologico. La sua posizione geografica la colloca in un’area di grande attività vulcanica e geotermica, con numerosi vulcani, geyser e sorgenti termali.
Popolazione e abitanti dell’ Islanda
L’Islanda è una delle nazioni meno popolose d’Europa, con una popolazione di circa 360.000 persone (dati aggiornati al mio ultimo aggiornamento nel settembre 2021). Reykjavik, la sua capitale, è la città più grande e densamente popolata dell’isola. La maggior parte degli islandesi discende dai coloni norvegesi e celti che si stabilirono sull’isola tra l’VIII e il IX secolo. Gli islandesi sono noti per la loro cultura ricca di tradizioni, letteratura e folklore, che si riflettono nelle saghe islandesi e nelle storie leggendarie.
Il fuso orario in Islanda
L’Islanda è situata nel fuso orario GMT (Greenwich Mean Time) durante tutto l’anno. Non adotta l’ora legale, il che significa che non ci sono cambiamenti di orario durante l’anno, come l’ora solare o l’ora legale. Questo rende la gestione del tempo molto stabile per gli abitanti e i visitatori. Tuttavia, a causa della sua posizione settentrionale, l’Islanda ha notti molto lunghe durante l’inverno e giorni molto lunghi durante l’estate, a causa della rotazione terrestre. Durante l’estate, la luce del giorno può durare fino a 24 ore, mentre durante l’inverno, le notti possono essere molto lunghe e buie.
Islanda superficie dell’Isola
La superficie dell’Islanda è di circa 103.000 chilometri quadrati, rendendola il secondo paese più grande d’Europa per superficie dopo il Regno Unito se si considerano solo i paesi interamente situati in Europa. Questa estensione la rende la nazione più grande dell’Europa settentrionale e una delle più grandi isole del mondo.
Islanda economia e mercati principali
L’economia islandese è piccola ma robusta, caratterizzata da un elevato tenore di vita e una popolazione ben istruita. Essa si basa su diversi pilastri fondamentali:
Pesca
Storicamente, la pesca è stata la spina dorsale dell’economia islandese, rappresentando una parte significativa delle esportazioni e del PIL. Anche se il settore ha perso parte della sua predominanza rispetto ai nuovi settori economici, rimane cruciale per l’economia locale.
Energia Geotermica e Idroelettrica
L’Islanda sfrutta la sua posizione geologica unica per produrre energia rinnovabile. Circa l’85% dell’energia totale del paese proviene da fonti rinnovabili, principalmente geotermica e idroelettrica. Questo rende l’Islanda leader mondiale nell’uso di energie rinnovabili, attirando investimenti internazionali, in particolare nel settore dei dati, grazie alla disponibilità di energia pulita a basso costo.
Turismo
Negli ultimi anni, il turismo è diventato uno dei settori economici più importanti dell’Islanda, con un numero crescente di visitatori attratti dai suoi paesaggi naturali unici, dalle attività all’aperto e dalla cultura. Il turismo ha contribuito significativamente alla ripresa economica dell’Islanda dopo la crisi finanziaria del 2008.
Tecnologia e Innovazione
L’economia islandese sta diventando sempre più orientata verso i settori ad alta tecnologia, inclusi software, biotecnologie e produzione di energia rinnovabile. L’Islanda è anche un centro per la ricerca scientifica, in particolare nei campi della geologia, della vulcanologia e dell’energia rinnovabile.
Agricoltura
L’agricoltura gioca un ruolo minore nell’economia, con l’allevamento di pecore e la produzione lattiera che dominano il settore. Le condizioni climatiche e il terreno limitato rendono difficile la coltivazione su larga scala.