5 giorni in Islanda in inverno dormendo a Reykjavik

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inverno

Visitare l’Islanda in inverno in soli 4 giorni può sembrare una sfida, ma scegliendo Reykjavík come base fissa è possibile vivere un’esperienza straordinaria, tra paesaggi ghiacciati, vulcani, geyser, spiagge nere e – con un pizzico di fortuna – anche l’aurora boreale.

Grazie alla posizione strategica della capitale, potrai partire ogni giorno per una nuova avventura, senza dover cambiare hotel o affrontare lunghi spostamenti con i bagagli al seguito. Ogni escursione ti porterà alla scoperta di luoghi iconici e facilmente raggiungibili anche in inverno: dai classici del Circolo d’Oro alle meraviglie meno battute del Circolo d’Argento, fino alla costa sud, le spettacolari penisole di Snæfellsnes e Reykjanes.

In questa pagina ti mostreremo un itinerario pensato per chi ha poco tempo ma vuole vedere il meglio dell’Islanda invernale, con suggerimenti pratici, tappe imperdibili e consigli utili per goderti il viaggio in tutta sicurezza.


Da dove iniziare? Auto a noleggio e hotel a Reykjavík

La prima cosa da fare per organizzare al meglio il tuo itinerario invernale in Islanda è noleggiare un’auto 4×4. In inverno tutte le auto a noleggio sono equipaggiate con gomme da neve, per garantire la massima sicurezza anche su strade ghiacciate o innevate.

Collaboriamo con la migliore agenzia di noleggio auto dell’isola, affidabile, comoda e con un’ampia scelta di veicoli. Prenotando tramite IslandaFacile.it hai diritto a uno sconto extra del 5% riservato alla nostra community.

Una volta scelta l’auto, è il momento di prenotare il tuo alloggio. Ti consigliamo di scegliere un hotel a Reykjavík in posizione strategica, comodo per le escursioni giornaliere e vicino ai principali servizi. L’ideale? Una struttura con un grazioso centro spa, perfetta per rilassarsi in caso di giornate fredde o piovose. Ecco l’hotel che consigliamo.


Condizioni meteo e stradali: sempre pronti agli imprevisti

In Islanda, soprattutto durante i mesi invernali, le condizioni meteorologiche e stradali possono cambiare molto rapidamente. Per questo motivo è fondamentale rimanere sempre aggiornati in tempo reale utilizzando strumenti ufficiali e affidabili come:

  • Vedur.is, per consultare le previsioni meteo dettagliate.
  • SafeTravel.is, per ricevere allerte e consigli sulla sicurezza.
  • Road.is, per verificare lo stato delle strade e sapere quali tratte sono aperte e sicure.

Prima di partire, ti invitiamo a leggere anche il nostro articolo dedicato alla sicurezza stradale in Islanda e a scegliere un itinerario flessibile che tenga conto delle condizioni del momento.


Pianificazione dell’itinerario in base al meteo

Uno dei grandi vantaggi di questo itinerario è che si dorme sempre a Reykjavík: questo ti permette di decidere ogni mattina quale zona visitare, in base alle condizioni meteo e stradali più favorevoli.

Hai a disposizione 4 grandi aree da esplorare in giornata:

  • Circolo d’Oro
  • Circolo d’Argento
  • Penisola di Snæfellsnes
  • Costa sud fino a Vík

La penisola di Reykjanes, invece, è la zona ideale da visitare il giorno dell’arrivo o quello della partenza, poiché si trova tra l’aeroporto di Keflavík e Reykjavík. Qui potrai ammirare paesaggi geotermici unici, come quelli dell’area di Krýsuvík, il ponte tra le due placche tettoniche e, se lo desideri, rilassarti alla Blue Lagoon.


Ore di luce in Islanda tra ottobre e marzo: cosa sapere

Quando si pianifica un viaggio in Islanda in inverno, è fondamentale tenere conto delle ore di luce disponibili, che variano molto tra ottobre e marzo e influenzano direttamente le possibilità di visita durante la giornata.

Ecco una panoramica indicativa delle ore di luce a Reykjavík:

  • Ottobre: circa 8-11 ore di luce al giorno. Le giornate si accorciano progressivamente, ma c’è ancora abbastanza tempo per esplorare.
  • Dicembre: il mese con meno luce. Intorno al solstizio d’inverno (21 dicembre), ci sono solo 4-5 ore di luce al giorno. È perfetto per chi vuole massimizzare le possibilità di vedere l’aurora boreale, ma richiede un itinerario più compatto.
  • Marzo: le giornate si allungano rapidamente, con 10-13 ore di luce. Ottimo equilibrio tra ore diurne, paesaggi innevati e chance di vedere l’aurora.

📍 Nord vs Sud: il sud dell’Islanda (dove si trova Reykjavík) ha generalmente più ore di luce rispetto al nord durante l’inverno, anche se la differenza è di circa 20-30 minuti nei periodi più bui. Questo rende il sud la base ideale per viaggi brevi invernali.

💡 Consiglio: se vuoi vivere paesaggi invernali ma avere ancora buone ore di luce per esplorare, ottobre e marzo sono i mesi migliori. Se invece il tuo sogno è dedicarti all’aurora boreale e alle atmosfere più profonde dell’inverno islandese, dicembre è il periodo più suggestivo, ma anche quello con meno tempo utile per le escursioni diurne.


Aurora boreale: il grande sogno dell’inverno islandese

L’aurora boreale è il motivo per cui tante persone scelgono di visitare l’Islanda in inverno. Un fenomeno naturale affascinante e imprevedibile, capace di regalare emozioni uniche e momenti che restano impressi per tutta la vita.

Da ottobre a marzo, le notti lunghe e buie dell’Islanda offrono le condizioni ideali per avvistare le aurore, soprattutto nelle zone lontane dalle luci artificiali. Il cielo deve essere sereno, e l’attività geomagnetica sufficientemente intensa. E quando appare… sembra una danza di luce, verde e mutevole, che riempie il cielo e il cuore.

Alloggiando a Reykjavík, è possibile partecipare a tour organizzati ogni sera – solo quando le condizioni sono favorevoli – oppure allontanarsi autonomamente in auto verso luoghi bui e aperti, facilmente raggiungibili in pochi minuti dalla città.

Leggi la nostra guida per prevedere se ci sarà l’aurora boreale 


Cosa vedere nei vari giorni a vostra disposizione

Il primo giorno dell’itinerario è dedicato al celebre Circolo d’Oro, uno dei percorsi più iconici e accessibili dell’Islanda, perfetto anche in inverno. Partendo da Reykjavík, si segue un anello che tocca alcune delle meraviglie naturali più famose del Paese, in un susseguirsi di paesaggi mozzafiato.

La prima sosta è a Selfoss, una tranquilla cittadina islandese perfetta per fare colazione o acquistare qualche snack prima di proseguire. Da qui si raggiunge in pochi minuti il suggestivo Kerið, un cratere vulcanico di circa 3.000 anni con un lago al centro, spesso ghiacciato in inverno: i suoi colori intensi creano un contrasto spettacolare con la neve.

Proseguendo lungo la strada si arriva a Gullfoss, la “cascata d’oro”, una delle più impressionanti dell’intera Islanda. In inverno, il suo fragore si unisce al ghiaccio e alla nebbia creando un’atmosfera quasi irreale. Poco distante si trova l’area geotermica di Geysir, dove il famoso geyser Strokkur erutta ogni 5-10 minuti, lanciando colonne d’acqua bollente fino a 20 metri nel cielo.

Non lontano da qui, una piccola deviazione conduce a Brúarfoss, una cascata nascosta tra i sentieri, celebre per il colore blu intenso delle sue acque: in inverno il sentiero può essere innevato, ma vale la pena se le condizioni lo permettono.

Nel pomeriggio si raggiunge il Parco Nazionale Þingvellir, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui si può camminare tra le placche tettoniche che separano Europa e America, in uno scenario silenzioso e surreale. Nei mesi più freddi, la neve rende questo luogo ancora più affascinante.

Sulla via del ritorno a Reykjavík, una breve sosta permette di ammirare la pittoresca Þórufoss, una cascata meno conosciuta ma incantevole, immersa nella tranquillità della campagna islandese.

Il rientro a Reykjavík avviene nel tardo pomeriggio. Se il cielo è sereno, tieni d’occhio le previsioni: la serata potrebbe essere perfetta per inseguire l’aurora boreale nei dintorni della capitale.


Cosa vedere:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Il secondo giorno è dedicato alla scoperta della costa sud, una delle zone più spettacolari e amate dell’Islanda. Paesaggi intensi, cascate vertiginose, scogliere a picco sull’oceano e le famose spiagge nere di sabbia vulcanica ti accompagneranno per tutta la giornata.

Si parte presto da Reykjavík per raggiungere la prima meraviglia della giornata: Seljalandsfoss, una delle cascate più iconiche d’Islanda. Alta 60 metri, è unica perché si può camminare dietro il suo velo d’acqua (solo se le condizioni invernali lo permettono).

A pochi passi si trova Gljúfrabúi, una cascata nascosta all’interno di una fessura nella roccia. Per ammirarla da vicino bisogna camminare sul fiume, quindi in inverno attenzione: il terreno può essere molto scivoloso. Porta scarpe impermeabili e con buon grip.

Si prosegue poi verso Skógafoss, una delle cascate più potenti e maestose dell’Islanda, spesso incorniciata da arcobaleni anche d’inverno. Qui è possibile salire la lunga scalinata sulla destra per una vista dall’alto davvero suggestiva.

Subito dietro Skógafoss, una breve camminata conduce a Kvernufoss, una cascata meno turistica ma incredibilmente scenografica, racchiusa in un piccolo canyon. Un vero gioiello nascosto, raggiungibile in circa 10 minuti a piedi dal museo di Skógar.

Nel pomeriggio si raggiunge la costa e il promontorio di Dyrhólaey, dove si trova l’iconico faro bianco e si può ammirare un arco di lava che si protende nell’oceano. In inverno il vento qui è spesso molto forte, quindi serve cautela lungo le scogliere.

Poco distante, si scende alla celebre Reynisfjara Beach, la spiaggia nera più famosa d’Islanda. Le onde sono potentissime e vanno sempre osservate a distanza di sicurezza. Sullo sfondo, i faraglioni di Reynisdrangar rendono questo luogo ancora più mistico.

L’ultima tappa è il grazioso villaggio di Vík í Mýrdal, dove puoi fare una pausa, visitare la chiesetta in cima alla collina o semplicemente ammirare il panorama prima del rientro verso Reykjavík, previsto in serata.

Se il cielo è limpido, tieni d’occhio le app: anche questa può essere una notte perfetta per avvistare l’aurora boreale lungo la strada del ritorno.


Cosa vedere il secondo giorno:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Oggi visiterete alcuni luoghi meno noti dell’isola e non troppo distanti dalla capitale. la vostra giornata inierà dirigendovi verso la spettacolare grotta di The Cave Vidgelmir, luogo magico che anche i bambini adorano.

Dopo inizieremo la nostra strada di rientro verso la capitale visitando la cascata di Barnafoss, l’area geotermica di Deildartunguhver, potrete fare una sosta nella splendida spa di Krauma e salire sullo spettacolare vulcano di Grabrok.

Per finire, potete fare una sosta nella cittadina di Borgames, prima di rientrare nella capitale.


Cosa vedere il terzo giorno:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Il quarto giorno del viaggio ti porta alla scoperta della meravigliosa penisola di Snæfellsnes, spesso definita “l’Islanda in miniatura” per la varietà incredibile di paesaggi concentrati in un’unica regione. Scogliere, cascate, crateri, chiese isolate e spiagge selvagge si susseguiranno in un itinerario ricco di natura e suggestioni.

La giornata inizia con una visita a Ytri Tunga, una tranquilla spiaggia sabbiosa celebre per essere uno dei luoghi migliori dove osservare le foche in libertà. Se sei fortunato, potrai vederle adagiate sugli scogli a pochi metri dalla riva, soprattutto nelle ore del mattino.

Proseguendo lungo la costa, troverai una delle chiese più iconiche d’Islanda: la Búðakirkja, una chiesetta nera solitaria immersa in un campo di lava. Il contrasto tra la sua struttura scura, le montagne all’orizzonte e la luce che cambia rapidamente crea un’atmosfera magica, perfetta per fotografie suggestive.

La tappa successiva è Arnarstapi, un villaggio costiero pittoresco con scogliere mozzafiato, archi di roccia e una statua dedicata al gigante Bárður Snæfellsás, figura leggendaria della zona. Una breve passeggiata lungo il sentiero che collega Arnarstapi a Hellnar ti regalerà panorami spettacolari sull’oceano.

Continuando lungo la costa, raggiungerai i faraglioni di Lóndrangar, due torri basaltiche che si ergono come rovine naturali sul mare. Questo luogo ha qualcosa di mistico: secondo la tradizione locale, sarebbe abitato dagli elfi, e il paesaggio sembra davvero uscito da un mondo incantato.

Poi è la volta della spiaggia di Djúpalónssandur, un luogo aspro e affascinante, disseminato di ciottoli neri e resti di relitti navali. Qui potrai anche testare la tua forza sollevando le storiche “pietre del vichingo”, usate un tempo per valutare l’idoneità dei marinai.

La tappa successiva è la cascata Svöðufoss, incorniciata da colonne di basalto che le conferiscono un aspetto imponente e particolare. Il sentiero per raggiungerla è semplice e poco frequentato, ideale per una pausa tranquilla immersi nella natura.

Nel pomeriggio farai ritorno al Monte Kirkjufell, con una nuova prospettiva e magari una luce diversa rispetto al giorno precedente. Se non lo hai già fatto, è il momento perfetto per passeggiare intorno al lago che lo riflette, o semplicemente ammirarne la forma inconfondibile.

Poco distante, puoi concludere l’esplorazione naturale della giornata con una tappa a Grundarfoss, una cascata alta circa 70 metri, raggiungibile con una breve camminata. Un luogo poco turistico ma davvero spettacolare, che racchiude tutta la bellezza silenziosa di questa regione.

Il viaggio si conclude con il rientro a Reykjavík, dove potrai trascorrere l’ultima serata islandese tra ristoranti, luci nordiche (se sei in stagione), e il ritmo rilassato della capitale.


Cosa vedere il quarto giorno:


Itinerario del giorno e gallery dei luoghi che vedrai

Che tu stia atterrando in Islanda o stia per ripartire, il tragitto tra l’aeroporto di Keflavík e Reykjavík può trasformarsi in una piccola avventura, grazie ai paesaggi surreali della penisola di Reykjanes.

Se il tuo volo arriva in mattinata o parte nel tardo pomeriggio, approfittane per esplorare questa zona ricca di attività geotermica, storia e scenari lunari, spesso sottovalutata ma facilmente accessibile.

La prima tappa consigliata è l’area geotermale di Seltún, un paesaggio fumante e colorato, con pozze di fango bollente e fumarole attive. I sentieri in legno permettono di camminare tra i vapori in tutta sicurezza (prestando attenzione in inverno alle superfici scivolose).

Poco distante si trova Krýsuvíkurkirkja, una chiesetta isolata e suggestiva, immersa in un paesaggio drammatico fatto di muschi, lava e silenzio. Perfetta per qualche scatto fotografico fuori dalle rotte turistiche.

Proseguendo, puoi concederti un momento di relax alla celebre Blue Lagoon, una delle terme più iconiche del mondo. Le sue acque calde e lattiginose, circondate da un campo lavico nero, sono l’ideale per iniziare o concludere il tuo viaggio in totale benessere. Si consiglia la prenotazione anticipata.

Infine, prima di raggiungere l’aeroporto o la capitale, puoi fermarti al Bridge Between Continents, un piccolo ponte simbolico che collega le placche tettoniche euroasiatica e nordamericana. Camminarci sopra è come attraversare un confine invisibile tra due mondi.

Che sia l’inizio o la fine del tuo viaggio, questa breve deviazione ti regalerà un ultimo assaggio di Islanda autentica e vulcanica, perfetta per salutare (o accogliere) l’isola con meraviglia.

Cosa vedere il settimo giorno:

Spa in Islanda: Sky Lagoon o Blue Lagoon?

Un bagno caldo in acque geotermiche circondati dal vapore e dal silenzio islandese è un’esperienza che non può mancare nel tuo viaggio. Le due spa più famose sono la Sky Lagoon e la Blue Lagoon, entrambe spettacolari, ma molto diverse tra loro.

Sky Lagoon – Eleganza e comodità a due passi da Reykjavík

Situata a pochi minuti dal centro di Reykjavík, la Sky Lagoon è una struttura moderna ed elegante, affacciata direttamente sull’oceano. Il design è ispirato alla tradizione islandese e l’esperienza si completa con il rituale benessere “7-Step Ritual”, che include sauna panoramica, nebbia fredda e bagno caldo.

La consigliamo vivamente a chi vuole concedersi un momento di relax senza allontanarsi dalla capitale, soprattutto dopo una giornata di escursioni. L’atmosfera è intima e raffinata, perfetta anche in inverno.

Blue Lagoon – Iconica ma meno autentica

La Blue Lagoon è sicuramente la spa islandese più conosciuta al mondo, celebre per le sue acque lattiginose e per il contrasto con i campi lavici scuri che la circondano. Si trova a circa un’ora di auto da Reykjavík, vicino all’aeroporto di Keflavík.

Negli ultimi tempi, però, il fascino del luogo è stato in parte compromesso dai lavori in corso nella zona a seguito delle eruzioni vulcaniche: il paesaggio intorno è oggi un cantiere continuo, che può ridurre la magia dell’esperienza.

Entrambe le spa hanno prezzi simili, ma per chi desidera un momento di autentico relax in un contesto più curato e tranquillo, la nostra scelta va senza dubbio alla Sky Lagoon.


NOTE:

Ricorda che si tratta di un viaggio On the road quindi devi essere pronto a passare un po’ di ore in auto e fare qualche passeggiata più o meno impegnativa.

Questo tour è realizzabile nei mesi di primavera / estate quando le giornate sono lunghe o nel periodo invernale se il clima è clemente..


Cosa portare nel trolley per 5 giorni in Islanda


Attento agli imprevisti

Prima di partire per un viaggio in Islanda, stipulare un’assicurazione è fondamentale per affrontare con serenità qualsiasi imprevisto. L’Islanda, con i suoi ghiacciai imponenti, vulcani attivi e repentini cambiamenti climatici, è una terra straordinaria ma imprevedibile. Un’assicurazione adeguata ti proteggerà da eventuali difficoltà che potrebbero emergere in un ambiente così variegato e a volte sfidante.

Puoi leggere la nostra guida: Assicurazione viaggio Islanda: consigli per scegliere


Altri tour tra cui scegliere: