Cercavo i puffin e ho trovato una balena

In una cupa e ventosa mattina di fine agosto, con l’aria frizzante che annunciava l’arrivo imminente dell’autunno, decidiamo di concederci una visita al promontorio del faro di Dyrhólaey. La meta del giorno era chiara: ammirare gli ultimi puffin (o pulcinella di mare), i curiosi e simpatici uccelli marini che, verso la fine dell’estate, si preparano a prendere il volo verso il mare, dove trascorreranno i lunghi mesi invernali, per poi tornare l’anno successivo, come ogni anno, all’inizio dell’estate.

Arriviamo al parcheggio del promontorio, solitamente affollato in questa stagione, e notiamo con stupore che è insolitamente vuoto. Le auto presenti si contano sulle dita di una mano, forse una decina. Un segno di tranquillità, che aumenta la nostra già forte aspettativa di una giornata rilassante a contatto con la natura. Con il vento che soffiava vigorosamente dal mare, ci affrettiamo a parcheggiare la nostra auto in direzione opposta, ricordandoci che l’assicurazione non copre eventuali danni alle portiere se venissero strappate via dalle raffiche. È uno di quei dettagli che ci viene in mente solo in momenti simili, ma meglio prevenire che curare!

Vestiti a strati per proteggerci dall’aria pungente e armati della nostra macchina fotografica, indispensabile per catturare i momenti magici con i pulcinella di mare, ci dirigiamo verso il promontorio. La speranza di trovarne in gran quantità ci accompagna, e non siamo affatto delusi: appena arrivati, la vista è mozzafiato. Centinaia di puffin si librano in volo sopra le onde, mentre altri si riposano nelle tane o sulla scogliera. È uno spettacolo che non stanca mai, ogni anno la meraviglia si rinnova.

Mentre siamo completamente immersi nell’osservazione e nelle fotografie, il suono improvviso di una voce che urla “Whale! Whale!” ci coglie di sorpresa. Il richiamo proviene da una persona poco distante, e, istintivamente, alziamo lo sguardo verso l’orizzonte marino. Con grande meraviglia, tra le onde increspate vediamo l’inconfondibile sagoma di una balena che emerge dall’acqua a pochi metri la riva della popolare spiaggia nera.

È un momento unico, uno di quei rari incontri con la natura che ci lascia senza parole. Il maestoso cetaceo, così grande e imponente, sembra quasi voler salutare i pochi fortunati presenti con continui colpi di coda sull’acqua, concludendo la sua apparizione con un paio di salti spettacolari. La scena ci ricorda quanto la natura possa essere imprevedibile e generosa, offrendoci esperienze indimenticabili quando meno ce lo aspettiamo.

Dopo quell’attimo di pura meraviglia, torniamo a concentrarci sui puffin, che continuano a volare e tuffarsi senza sosta. La giornata si conclude con un senso di appagamento profondo: non solo siamo riusciti a vedere i simpatici pulcinella di mare che amiamo tanto, ma abbiamo avuto anche la fortuna di assistere a un incontro ravvicinato con una balena.

Questa giornata al promontorio di Dyrhólaey rimarrà sicuramente tra i ricordi più preziosi delle nostre avventure all’aria aperta, una perfetta fusione tra la bellezza della natura e la serenità che solo luoghi come questo sanno offrire.